domenica 7 settembre 2008

I templi maltesi della Dea Madre

La colossale statua femminile restituita dal complesso di templi di Tarxien è incompleta, ma lascia intuire che doveva essere alta circa tre metri. Nel cortile del tempio meridionale, un basamento decorato con motivi spiraliformi e geometrici sostiene la parte inferiore della statua, formata da due grasse gambe e una lunga sottana a pieghe; i piedi sono invece ben proporzionati.

Il suo aspetto completo si può intuire da alcune statuine femminili acefale del tempio di Hagar Qim, una seduta e l'altra in posizione eretta: entrambe raffigurano divinità obese, con voluta accentuazione delle proporzioni delle cosce e dei glutei.

L'intenzionalità di tali sculture è provata dalla presenza di un'altra statuina, chiamata Venere di Malta: nella sua nudità offre un corpo generoso con grandi seni, ma realistico e ben proporzionato. Enigmatica è invece la statuina della Signora Dormiente dell'ipogeo di Hai Saflieni, una grassa figura femminile a busto scoperto, vestita con una gonna a pieghe, ritratta mentre dorme su un lettino con la testa appoggiata sul braccio piegato.


Ma i templi megalitici maltesi erano ornati anche da simboli fallici e rilievi di animali
(capre, montoni, buoi, tori, maiali) che provano l'adesione a un culto completo della fecondità. La presenza ricorrente del simbolo della spirale (specialmente a Tarxien), semplice, doppia o con quattro ricche volute contrapposte, viene considerata dagli studiosi la sintesi grafica del culto della vita.

Fonte

Nessun commento: