


Eppure l'acqua in cui la natrice sguazza non è poi così torbida come si vorrebbe. Ritorniamo per un attimo al titolo: "una serpe davvero illirica... ecc. ecc". Illirica: era forse suggestivo l'italics per questa parola?... Molti forse non lo sanno, e allora glielo diciamo noi, ma spesso i popoli primitivi assumono una certa loro denominazione di ethnos, con la precisa funzione di spaventare i loro vicini e avversari o per votarsi a un qualche animale sacro all'interno della loro tribù; tutto ciò è chiamato: totemismo. Così gli antichi Piceni avevano come animale sacro il picchio, la gazza: picus in latino, da cui: Pic-eni, gli Hirpini il lupo, da hirpus 'lupo'. Ora gli Illiri che vivevano probabilmente in origine intorno a qualche fiume o lago, come un'altra tribù illirica, gli Enchelei 'le anguille' (da ), secondo una ragionev

Le radicate credenze in serpi e draghi pare sian state d'ostacolo all'affermazione del Cristianesimo, come si deduce dalla Vita di S. Ilarione scritta dall'illirico San Gerolamo; Ilarione dovette eliminare il terribile Boas che devastava Epidauro, divorando animali e persone, perché i pagani iniziassero un'opera di conversione. Detto ciò, osserviamo la forma linguistica. La radice *il- (dall'indoeuropeola ritroviamo in altre lingue indeuropee, come nel greco dove vale ‘storcere,avvolgere,torcere': illòs 'strabico', perché è della serpe, non c'è bisogno che ve lo dica io, muoversi in tale maniera. Orbene a una radice il- si è aggiunto un suffisso -ur, che in area illirica (e come vedo nel mio libro in quella paleosarda) è assai diffuso; si ottiene così:ilur-, e già qui le acque sembrano rischiararsi notevolmente. Manca la parte finale -ci, -tzi: per spiegarla sono ricorso all'albanese, che ci offre un suffisso -çi, -thi per indicare il diminutivo. La soluzione che io offro è pertanto che una molto probabile forma: *ilurci indicasse il "serpentello", e che come tale sia penetrata nel volgare latino di Sardegna, variamente sfigurata poi per l'incontro con l'articolo romanzo su 'il, lo' (attraverso il meccanismo della concrezione/discrezione come succede in altri casi ben dettagliati dal Wagner nella sua Historische Lautlehre des Sardischen). Dunque la serpe d'acqua sarda ha una radice intrinsecamente e formalmente illirica.
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