sabato 9 agosto 2008

Croce del sud e megaliti sardi

Il culto della Grande Madre è protagonista anche in un singolare episodio del megalitismo sardo: il santuario preistorico di Monte d'Accoddi presso Porto Torres (2.700 a.C.), una piramide a ziggurath che avvalora in modo inequivocabile l'ipotesi della matrice etnica orientale.

Altri sorprendenti risultati della "strana
barbarie sarda" (Deledda) sono le Tombe dei Giganti, costruite con enormi lastre di pietra disposte a semicerchio secondo un preciso schema di riferimento astronomico, e collegate con un lungo corpo a galleria retrostante. Bio-architetture con un isolamento a intercapedine, erano orientate verso la Croce del Sud.

Venivano utilizzate a scopo terapeutico con il procedimento dell'incubazione: chi era afflitto da epilessia, disturbi del sistema nervoso e traumi psichici vi dormiva per cinque giorni e guariva con una vera e
propria cura del sonno, indotto dalle sacerdotesse con particolari sostanze soporifere e con sistemi ipnotici.












Nella regione intorno a Caledon Bay (Australia), la Croce rappresenta una razza inseguita da uno squalo (i puntatori)


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