In Agosto ricorre la festività celtica e pagana di Lughnasad, una festa di ringraziamento per il raccolto che viene chiamata anche “Festa del Grano”.
“Lughnasad” (che troviamo scritto anche come “Lughnasadh” o “Lughnasa”, e in Irlandese moderno “Lúnasa”, il nome gaelico del mese di Agosto) è una festività che la tradizione celebra indicativamente il 1° Agosto.
Questo è il periodo del raccolto dei cereali per i paesi celtici del nord Europa, dove la maturazione avveniva più tardi. Lughnasad era una delle quattro feste principali della religione celtica, l’ultima grande festività del calendario e il suo nome significa “commemorazione o assemblea di Lugh”.
Secondo la tradizione dedicata a Lugh, il dio del Sole della mitologia celtica. Lugh viene chiamato con gli attributi onorifici di Lamfada, «dal Lungo Braccio» (una rappresentazione del raggio solare) e Samildánach, «dalle molte arti». Venerato poiché abile in ogni arte conosciuta, di cui è anche divino ispiratore, in questa particolare festa era celebrato come distributore di ricchezze. Per i popoli antichi queste ricchezze erano cibo per tutti, il “pane quotidiano”.
Una Festa del Pane chiamata Lammas
Ritroviamo la celebrazione anche con un altro nome, “Lammas”. Questo nome è stato ripreso da una festività anglosassone che si celebrava nello stesso periodo e che dovrebbe avere origini simili. Infatti Lammas, che si fa derivare da “loaf-mass” (festa del pane), è una festa di ringraziamento e il pane simboleggia il primo frutto del raccolto.
Le celebrazioni di Lughnasad potevano durare anche un mese. Oltre ai giorni dedicati ai rituali religiosi (che indicativamente erano tre), in antichità questo era il tempo per le grandi assemblee delle tribù, in occasione delle quali si svolgevano le grandi fiere e le gare di forza e abilità fra campioni che giungevano anche da molto lontano.
Un riflesso di queste antiche assemblee si ritrova ancora oggi in Scozia con i tradizionali Highland Games che si tengono fra luglio e settembre. Ai Giochi delle Highlands, che prevedono gare di forza fra atleti e competizioni fra danzatori, intervengono campioni da ogni angolo del Paese.
La Vecchia e la Fanciulla del Grano
«Uno dei più importanti eventi dell’anno agrario nell’antica Europa era ed è ancora il raccolto del grano. Risalente all’Età Neolitica, la coltivazione dei cereali ha letteralmente plasmato tutte le civiltà europee e mediterranee: la farina e il pane erano la vita per le antiche popolazioni.
La mitologia più antica narrò di due entità femminili, madre e figlia, che rappresentavano forse il raccolto maturo e il futuro raccolto da seminare, entrambe simboleggiate dall’ultimo covone mietuto, quasi a raffigurare la loro somiglianza e identità.
Il folklore europeo ne parlò come la Vecchia del Grano, il vecchio spirito o la vecchia divinità che moriva al momento del raccolto per incarnarsi nella Fanciulla del Grano, raffigurata come una bambola formata con le spighe dell’ultimo covone e conservata come un talismano per tutto l’anno. In epoche precristiane queste due figure venivano chiamate Demetra e Persefone, o Cerere e Proserpina.»
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